TOXIC
Torrick Ablack, conosciuto come Toxic, è un artista americano con madre portoricana e padre proveniente dall’isola di Trinidad, nato nel 1965 nel Bronx. In questi anni è il quartiere più violento e degradato di New York, a causa del rapido incremento demografico ed urbanistico, unito ad una diffusa povertà e criminalità.
Il Bronx fa da sfondo alla nascita e alla diffusione della cultura hip-hop, di cui l’arte dei graffiti è un ramo che si sviluppa e progredisce anche al di fuori di questo quartiere, grazie a figure come Toxic, considerato uno dei pionieri della Street Art.
A soli 13 anni Torrick dipinge sui muri e sui treni della metropolitana di New York, insieme agli amici Kool Koor e A-One, membri come lui della TMK (Tag Master Killers). Il nome Toxic, con cui ora tutti lo conoscono, gli viene dato proprio dagli amici che lo chiamano “Toxic Battery” quando gioca a basket.
Conosce di persona anche Jean-Michel Basquiat e Rammellzee, con i quali frequenta i locali più movimentati di New York tra cui il Mudd Club, il Club 57 e il CBGB, dove avvengono gli incontri e gli scambi di idee più significativi per le loro carriere. Toxic riesce a portare la sua arte oltre i muri delle strade, tanto che oggi i suoi lavori sono esposti nelle gallerie di tutto il mondo.
Le sue opere sono in linea con quelli di Rammellzee, inventore del futurismo gotico e del panzerismo iconoclasta. Toxic utilizza tecniche a spray e gioca con l’astrazione e la tridimensionalità, influenzato dal lettering tipico dalla cultura dei writers.
Egli è l’unico membro della crew “Holliwood Africans” ancora in vita, poiché i suoi due compagni, Basquiat e Rammelzee, non sono sopravvissuti alle conseguenze dell’abuso di droga e dell’AIDS. Poco dopo la morte di Basquiat, Toxic si trasferisce in Italia e inizia una produzione che lo rende celebre in Europa.
Nel 2006 il Whitney Museum di Brooklyn, rendendo omaggio ai precursori del movimento dei graffiti, lo consacra come artista migliore di questo periodo, a fianco di NOC 167, Bear 167 e Fab5 Freddy.
Toxic ha anche fatto parte dei 150 artisti internazionali presentati al Grand Palais di Parigi durante l’esposizione “TAG”, organizzata da Alain- Dominique Gallizia, nel maggio del 2009.
