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Esther Mahlangu

La consacrazione di Esther Mahlangu come grande artista di livello internazionale avviene nel 1989 con la mostra “Magiciens de la terre” al Museo Pompidou di Parigi.
Da quel momento non si contano le sue mostre nei più importanti musei del mondo e nelle Biennali.

Le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni private mondiali.
Nel 1991 ha dipinto una BMW 525 per la collezione privata della casa automobilistica tedesca, seguendo le orme di altri celebri artisti quali Andy Warhol, David Hockney e Frank Stella, e la nuova fiat 500 per la collezione Agnelli in occasione della mostra “Why Africa” (Torino, 2007).

Gli stessi disegni sono stati poi da Lei riportati sulle code degli aerei della British Airways nel 1997 e nel 2010 è stata eletta dalla FIFA artista ufficiale dei Mondiali di calcio sudafricani: per l’occasione ha creato alcune rare tele a tema calcistico, che possono essere visionate nella mostra.

Più recentemente ha collaborato con il cantante John Legend e realizzato l’etichetta per un’edizione speciale della famosa Vodka Belvedere. Il ricavato della vendita di queste bottiglie è stato donato in beneficienza per la lotta all’Aids, per la quale è stata nominata ufficialmente Red Ambassador.

Esther Mahlangu è nata nel 1935 a Middelburg, Mphumalanga, in Sud Africa.
Pur essendo un’artista di fama mondiale, Esther Mahlangu vive ancora nel suo villaggio a stretto contatto con la propria cultura, dove ha costruito una scuola per poter insegnare a tramandare la propria arte alle nuove generazioni.

Inizia a dipingere a soli dieci anni, seguendo gli insegnamenti della madre e della nonna e da allora non ha più smesso perché, come lei stessa racconta, la sua arte la fa sentire “molto felice”. L’artista segue la tradizione locale che vuole che questo particolare stile pittorico venga trasmesso solo alle donne.

Secondo il rituale, le donne dipingevano le case in occasione del rito di passaggio dei figli maschi dalla pubertà all’età adulta. Sulle pareti interne  ed esterne delle case veniva creato un fondo liscio utilizzando sterco di vacca e gesso bianco sul quale poi venivano tirate le caratteristiche forme geometriche colorate, contornate da un rigo nero che metteva in evidenza i colori vivi sul fondo bianco.

Nonostante continui a dipingere case, Esther ha trasportato la sua tecnica con le sue linee e le sue figure geometriche su nuovi supporti come tele, tavole, ceramiche, automobili ed addirittura aerei.

Particolare poco noto ma fondamentale nella tecnica pittorica di Esther Mahlangu è che l’artista, nel rispetto della tradizione Ndebele, non usa pennelli per tracciare le righe o per spandere i colori, ma usa solo penne di gallina. Le penne di gallina vengono unite come a formare una piccola fascina lunga 25-30 centimetri e tenute assieme con lo spago. L’artista immerge le penne nel colore e le trascina sulla tela con una mano ferma per formare figure geometriche alle quali darà i vari colori.

E’ una tecnica che richiede grande esperienza e maestria ed Esther è estremamente fiera di poter continuare a dipingere seguendo la tradizione e realizzare opere che, pur rifacendosi al passato, sono di una contemporaneità impressionante.

Questa è la grande forza di Esther Mahlangu, attingere alla tradizione locale millenaria per portare nel mondo i tipici disegni sulla tecnica pittorica.