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Luigi Magnani

Luigi Magnani nasce a Parma il 23 marzo 1917.
Pronipote del celebre pittore Girolamo Magnani, inizia a dipingere negli anni 50 e rivolge le sue prime attenzioni, nel campo dell ‘arte, alla figurazione di Rouault e di Kokosckha, con un preciso interesse per il naturalismo lombardo di Morlotti.

Fino al 1968 compie lunghi viaggi in Spagna e America del Sud che segnano fortemente il suo percorso di ricerca artistica. In Italia ha vissuto a Vicenza, Bologna, Roma. Sue opere figurano alla Galleria d’Arte Moderna di Parma e alla Galleria Comunale D’Arte Moderna di Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in diverse città, tra cui Milano, Roma, Venezia, Bologna, Belgrado.

Nel 1968 Magnani compie una scelta molto netta in direzione dei linguaggi astratti derivati dalle avanguardie storiche d’inizio secolo. Il suo interesse va alle ricerche di Mondrian e di Malevich e, in particolare, alla visione del costruttivismo russo. Inizia così, per Magnani, un periodo di attività molto intensa che vede l’utilizzo di diversi materiali: dal legno all’acciaio, dal ferro, al cartone, al vetro.

La mostra esplora proprio le realizzazioni di questo periodo, considerato il più interessante e significativo della carriera artistica del maestro.
Pittura e scultura si incrociano nel lavoro di Magnani con peculiarità espressive, dando vita ad una serie di costruzioni e di spazio. La tecnica del collages offre poi all’artista l’opportunità di sperimentare nuovi rapporti e nuove forme, insieme con l’uso del monocolore e della sua funzione d’ambiente.

Anche il vetro costituisce per Magnani l’occasione per raffinate ricerche svolte, sul piano di un linguaggio moderno, sino al 1978.
Su questi aspetti del lavoro artistico di Magnani portano il loro contributo studiosi di prestigio come Maurizio Calvesi, Nello Ponente, Carlo Arturo Quintavalle, Murilo Mendes, Luigi Lambertini, Cesare Vivaldi.

Nell’ultimo periodo della sua vita l’artista torna alle poetiche del naturalismo e dipinge paesaggi di impianto figurativo. Muore a Parma nel dicembre 1986.